Nokia licenzia e abbandona Symbian S40 mentre Samsung passa a Windows Phone

È stata una giornata di grandi annunci. Da una parte Nokia ha annunciato di voler continuare ad adeguare la forza lavoro ai progetti di sviluppo (ovvero nuovi licenziamenti), dall’altra Samsung ha trovato l’accordo con Microsoft per l’utilizzo di Windows Phone. Stephen Elop continua la sua crociata contro l’inefficienza e gli sprechi nel tentativo di ridare splendore all’azienda finlandese. Nei mesi passati sono stati licenziati 4000 dipendenti del settore Sviluppo & Ricerca, adesso è il turno della Produzione e della Localizzazione & Commercio.

Nel comunicato si legge che Nokia ha intenzione di chiudere lo stabilimento di Cluj in Romania. 2200 persone perderanno il posto di lavoro, ma saranno generosamente aiutati a trovare una nuova occupazione. L’azienda finlandese ha anche intenzione nel 2012 di ridurre il personale negli stabilimenti di Salo in Finlandia, di Komarom in Ungheria e di Reynosa in Messico. Questa riduzione della produzione verrà compensata da un potenziamento nell’area asiatica, dove le fabbriche saranno più vicine ai fornitori e dove il lavoro costa meno.

Inoltre ci sarà una riduzione 1300 unità nell’ambito Localizzazione & Commercio che si dovrebbe occupare di valorizzare NAVTEQ e altri programmi social e che sarà parzialmente sostituita da sistemi automatici.

Nokia ci tiene però a precisare che la sua presenza rimarrà forte in Europa grazie ai diversi team di sviluppo sparsi sul continente e in particolare a Berlino. Siamo proprio a posto.

Intanto la picchiata nei mercati continua e le cure, ammesso che siano efficaci, tarderanno a fare effetto. L’annuncio del Nokia Windows Phone risale ormai agli inizi di quest’anno, ma ancora non si è visto nulla di concreto e Nokia continua a perdere quota. È una scelta che mi è sempre sembrata abbastanza assurda: mesi di agonia e poi il salto nel buio. L’ideale per distruggere tutto.

Intanto, tanto per farci del male, è arrivata anche la notizia dell’abbandono anche di Symbian S40. Dopo tutta la campagna estiva del “Prossimo Miliardo”, slogan per invogliare gli sviluppatori a pensare a come vendere un altro miliardo di cellulari funzionalità low cost, adesso si butta tutto e si passa a Meltemi che sarà una sorta di evoluzione di Maemo con un kernel Linux rivisto, ma con l’eredità dell’interfaccia.

Il destino di Nokia ha finito anche per intrecciarsi con quello di Samsung. Non direttamente, ma c’è un punto di congiunzione: Windows Phone. Ancora questa mattina scrivevo della possibilità di adottare MeeGo, invece no.

A proposito di MeeGo: tecnicamente non esiste più da questa mattina, quindi complimenti a chi ha comprato il Nokia N9 e complimenti all’ufficio marketing di Elop. MeeGo, con l’uscita di Nokia è diventato Tizen (che nome orrendo) ed è andato a ripararsi sotto l’ala della Linux Foundation e gode del supporto di alcuni importanti player del settore. Quindi un progetto per far evolvere Linux in ambito mobile con una base di partenza notevole, ma ancora molto acerba. Immagino quindi che non sarà un fork a partire da Harmattan, ma si partirà da qualcosa di diverso. Vedremo, ma non ci scommetterei.

Dicevo di Samsung. A sorpresa il gigante coreano si è accordata con i tizi di Redmond. Dietro c’è un’oscura vicenda di brevetti e avvocati e azioni anti Android. In pratica Microsoft ha ottenuto il pagamento di 5 euro di royalties per ogni Android venduto (praticamente come avercelo in casa), inoltre Samsung preso male l’acquisto di brevetti Motorola da parte di Google. Insomma alla fine ci saranno dei Samsung Windows Phone. Un colpo magistrale di Microsoft che si vede passare da una quota di mercato miserevole a una potenzialmente enorme. Ma la gente comprerà Windows Phone?

 

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