Nokia, Microsoft e il destino di Qt

Comincia a chiarirsi lo scenario attorno al destino di Qt e le notizie non sono affatto buone. Dal blog del responsabile dell’ecosistema Qt scopriamo che la fantastica libreria C++ non avrà un porting per Windows Phone.

Finalmente Nokia ha deciso di chiarire la strategia riguardante Qt con un post direttamente su Nokia Conversations che fa riferimento a un post di Daniel Kihlberg che è il direttore del progetto Qt.

Daniel ribadisce alcuni concetti già resi pubblici nelle dichiarazioni precedenti:

  • Symbian non verrà abbandonato e ai 200 milioni di cellulari dotati di questo sistema operativo dovrebbero aggiungersene altri 150 milioni perché Symbian continuerà ad essere aggiornato.
  • Il primo device basato su MeeGo vedrà la luce nel 2011 e MeeGo continuerà ad esistere come progetto Open Source.

Non si capisce come questi due punti possano coesistere con il punto fondamentale dell’accordo Nokia-Microsoft che prevede che la maggior parte dei smartphone Nokia saranno basati su Windows Phone.

  • I piani di quest’anno prevedono la pubblicazione di Qt Quick (Qt in versione Javascript) e il Qt SDK 1.1 che unifica lo sviluppo di applicazioni desktop e mobile. In questo modo si punta a rafforzare la base attuale di 400.000 sviluppatori.
  • Qt non è solo Nokia, ma beneficia di decine di migliaia di aziende che contribuiscono allo sviluppo.
  • Qt continuerà a crescere come negli ultimi 15 anni grazie all’inserimento di nuovi dipendenti per risultare sempre più appetibile sulle varie piattaforme desktop e mobile.
  • Qt sta funzionando bene tanto che anche Dreamwork sta passando a Qt per gli strumenti di rendering 3D usati nella realizzazione dei film di animazione

A domanda diretta di un lettore se Qt avrà un porting per Windows Phone la risposta è però negativa. Si vuole evitare di frammentare l’ambiente affiancando .NET a Qt. Ed è questa la vera batosta.

Dicevamo che Qt ha il supporto di 400.000 sviluppatori. Impedire a queste persone di trasferire le proprie conoscenze su Windows Phone equivale, come dicono gli inglesi, a “spararsi nel piede”. O come diciamo noi “tirarsi delle martellate sui coglioni”. Il problema era il livello non ancora eccellente delle app su Ovi? Sicuramente così non ci saranno mai.

Man mano che andiamo avanti vediamo che la situazione peggiora. La mossa di Stephen Elop (che comunque è il settimo azionista privato di Microsoft) è stata per ora veramente pessima e rischia di trascinare nel baratro l’azienda finlandese. Perdere il consenso degli sviluppatori che dovrebbero rendere interessante la piattaforma attraverso la creazione di apps è sicuramente la cosa peggiore che potesse succedere e una mazzata che difficilmente potrà essere corretta.

Positiva è l’unificazione dei servizi Microsoft con quelli Nokia. La prima ha un’ottima posizione nel gaming e nelle applicazioni da ufficio, la seconda aggiungerebbe la (ancora) forte posizione nell’ambito dei dispositivi di telefonia mobile.

Negativa è l’adozione di Windows Phone 7, attualmente utilizzato da una mezza dozzina di dispositivi, e del suo ambiente di sviluppo, annunciando fin da subito che sarà la scelta principale. È noto che gli utenti di fascia alta ci tengono molto ad avere roba geek e Windows non ha mai avuto la caratteristica di essere ritenuto figo.

La mia speranza è che avvenga una correzione di rotta concreta, che a questo punto potrebbe essere il male minore.

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